Tu, l’amato
Con il Battesimo del Signore si conclude oggi il tempo di Natale. È il tempo liturgico più breve rispetto agli altri, Avvento, Quaresima e tempo pasquale; ma è intenso: ogni due o tre giorni ci siamo riuniti a celebrare insieme grandi solennità .
Il Battesimo del Signore non è successo quando era piccolo. È l’inizio della sua vita pastorale. Quindi facciamo un salto dal Bambino Gesù all’uomo già di trent’anni. E perché? Perché abbiamo celebrato poco fa l’Epifania che è la manifestazione di Dio al mondo. Adesso, con questo Battesimo, siamo in un altro momento di grande manifestazione del Signore. Infatti abbiamo sentito questa voce che dice: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
È importante questa frase, perché anche noi, nel nostro Battesimo, l’abbiamo sentita. Il giorno del nostro Battesimo, il Signore Dio anche a noi dice le stesse parole!
La parola Battesimo significa: immergere. Nel momento del Battesimo noi siamo immersi nella vita di Dio, come in un grembo che nutre, che riscalda, che protegge: devo immaginare questo momento così.
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