Domenica di Pasqua, Resurrezione del Signore – Veglia

Quest’anno ho voluto che fosse rappresentato sul cero pasquale l’angelo che indica la resurrezione di Gesù, che indica la tomba vuota.
“Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto! Non è qui!”
Il tono di questo angelo è un tono che non ammette repliche: “E’ risorto!” E’ inutile cercare di imbalsamarlo, attenti a una fede che è una fede di cimitero, non stiamo venerando una buon’anima. E’ risorto! E’ vivo! E’ presente!
Smettiamo di onorare un cadavere, perché certe volte ci fa comodo, lo mettiamo lì ed è tranquillo lì.
Ma quello che veneriamo noi non è un cadavere, attenti alle nostre piccole abitudini di vita, di gruppo, alle nostre piccole abitudini spirituali.
Da duemila anni la nostra fede si fonda su queste parole. Ormai credo che possiamo contare, in questi duemila anni, su milioni di martiri che hanno dato la vita per queste parole. Malgrado le loro sofferenze hanno basato il senso della loro vita su questa frase. E su questa frase hanno trovato il coraggio di dare la vita.
Le donne, al sepolcro, sono impaurite, ma seguono Gesù fino alla tomba. E lì vengono sorprese.
Alzano gli occhi per cercare Gesù. Sono occhi pieni di angoscia, il loro maestro è morto, non sanno come fare a rotolare questa pietra. Ma la pietra è rotolata.
Se alziamo bene lo sguardo nella nostra vita di battezzati vedremo che la pietra è rotolata, la pietra non c’è più. Questa pietra che spesso mettiamo sul nostro cuore, un cuore chiuso dal nostro dolore, dalle nostre ferite, se alziamo lo sguardo ci reniamo conto che la pietra non c’è più.
Le prime parole dopo la resurrezione sono: “Non abbiate paura”.
Ricordate ieri, venerdì santo, cosa avevamo detto? Paura e amore erano le due parole che avevamo visto nella passione di Gesù.
Oggi le prime parole della resurrezione sono proprio per le nostre paure: Non abbiate paura, non vi angosciate. Voi cercate il crocefisso: non è qui, è risorto!
L’angelo indica la tomba vuota. Non c’è più spazio che contenga il Signore, perché questo spazio siamo noi, siamo noi il tempio dello Spirito, siamo noi che siamo chiamati a ricevere lo Spirito del risorto. Siamo noi il nuovo tempio.
Allora apriamoci, apriamo il nostro cuore, apriamo la nostra mente, apriamo la nostra vita a questa buona novella: Gesù è risorto, e lo è per ciascuno di noi. Amen

Letture della Veglia pasquale nella notte santa – Veglia
Commento di Don Stefano Cascio

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