Il Rosario Vivente


Origine del Rosario


Il Rosario è una preghiera universale utilizzata in quasi tutte le lingue del mondo e nella maggior parte dei Paesi. Ha un valore biblico e spirituale universale. È una preghiera molto antica.

Per i cristiani, è importante rivolgersi a Maria. Le parole sono quelle del saluto dell’Angelo Gabriele a Maria e quelle di Elisabetta, alla quale Maria si era affrettata a fare visita.

“Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te” Luca 1,28

“Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno!” Luca 1,42

Nel corso dei secoli i 150 “Ave Maria” furono divisi in tre gruppi da 50. Ogni gruppo, che univa 5 decine di Ave Maria, prese il nome di posta. Con Giovanni Paolo II è stato aggiunto una posta in più: i misteri luminosi… i 150 “ave Maria”sono diventati 200!


Recitare il Rosario


Recitare il Rosario significa pregare riflettendo sul Vangelo per mezzo dell’intercessione di Maria e con i Misteri della vita di Nostro Signore:

–Misteri gaudiosi: Annunciazione, Natività, Presentazione al Tempio, Ritrovamento al Tempio;

–Misteri luminosi: Battesimo di Gesù, Nozze di Cana, annuncio del Regno di Dio, Trasfigurazione di Gesù, Eucarestia;

–Misteri dolorosi: Agonia di Gesù, Flagellazione, Incoronazione di spine, Gesù è caricato della Croce, Crocifissione e Morte;

–Misteri gloriosi: Resurrezione, Ascensione, Pentecoste, Assunzione di Maria, Incoronazione di Maria.


Nel XIX secolo


Dopo i danni causati dalla Rivoluzione Francese, il numero di cristiani diminuì molto, l’ateismo si diffuse, i cristiani erano immersi nel tepore mentre gli operai soffrivano la povertà e l’ingiustizia sociale.

Animo di fuoco, Pauline Jaricot si rese conto che occorreva donare di nuovo il gusto di Dio. Fervente devota della Vergine Maria e membro della Confraternita del Rosario, Pauline credeva che questa preghiera, raccomandata dai Papi numerose volte, potesse svegliare la società.

“Pregavo incessantemente Nostro Signore di salvare i peccatori […] volevo contribuire alla gloria di Dio”

“Questa bella preghiera era lasciata alle devote di professione sebbene fossero vecchie e non avessero niente da fare, cosa che era un pregiudizio falso…”


Organizzazione


Come fare per far adottare questa preghiera a tutti quanti?

Nel 1826, con la sua consueta intuizione e il suo senso dell’organizzazione, Pauline divise la recita del Rosario tra alcuni gruppi di 15 persone o “associati” (oggi sono composto da 20 persone dopo la riforma del Papa Giovanni Paolo II), in onore dei misteri; ogni persona si impegnava a recitare una DECINA AL GIORNO, meditando su uno dei misteri della vita di Nostro Signore. Questo mistero era scelto a caso ogni mese nel corso della riunione mensile. Il gruppo dei quindici recitava così ogni giorno un Rosario intero; tutti i misteri erano meditati a turno. Una Zelatrice era responsabile di un gruppo.

Ogni persona s’impegnava inoltre a reclutare un nuovo membro in tutte le classe sociali e a versare una piccola somma annuale per la diffusione dei buoni libri.

Pauline invitava a formare delle quindicine, ognuna delle quali era formata:

“Dal buono, dal mediocre e da qualche altra persona che ha soltanto della buona volontà… Quindici carboni, uno solo è acceso, tre o quattro lo sono a metà, gli altri no. Avvicinateli e avrete un braciere”

Gli Associati costituivano così, attraverso la solidarietà dei Misteri meditati, una catena di preghiere e formavano con l’unione dei cuori una grande famiglia spirituale.

“Che felicità essere uniti a delle anime così buone! Quanto è bella questa carità che fa di una moltitudine di persone di ogni età, di ogni condizione e di ogni Paese una sola famiglia della quale Maria è la Madre”


Il Rosario Vivente


È Pauline stessa che lo chiamerà il Rosario Vivente. Gli Associati erano legati invisibilmente ma realmente nel Rosario recitato quotidianamente, per le intenzioni universali del Papa, per l’evangelizzazione dei popoli, per la conversione dei peccatori e la conservazione della fede nella Chiesa.

“Il Rosario Vivente, questa corona di Maria, ci rende un solo sebbene noi siamo tanti, così come una rosa ha molti petali, un’aiuola molte rose e un giardino molte aiuole.”

Il gruppo si moltiplicò in Francia, poi nel mondo. Nel 1834 il Rosario Vivente contava più di un milione di aderenti in Francia. Pauline poté scrivere:

“Le decine continuano a moltiplicarsi […]. Tra poco saremo uniti in preghiera con tutto il mondo”

Pauline ricevette l’appoggio dei Papi che affidarono il Rosario Vivente alla famiglia dominicana. Pauline garantirà lo sviluppo internazionale dell’opera a partire dalla sua casa di Loreto e fino alla sua morte nel 1862.

Oggi, nel mondo, si continua a pregare il Rosario in diversi modi, nelle congregazioni religiose, nelle parrocchie, nei movimenti di spiritualità, nelle associazioni mariane e nei luoghi di pellegrinaggio.


Il tempo della riunione mensile


La riunione ha luogo nelle “case” dei membri delle Squadre, dove si invitano vicini, amici o persone del quartiere. “Sii Colei che riceve in casa mia” è l’invocazione che il padrone di casa pronuncia a Maria all’inizio della riunione.

Questa preghiera è seguita da una celebrazione della Parola di Dio, grazie a un libretto, “il Rosario in Squadra”, preparato ogni mese a livello nazionale. In seguito si procede alla condivisione della Parola e ad alcune riflessioni sulla vita.

Successivamente le intenzioni del Papa e di ciascuno dei membri della Squadra sono oggetto di richiesta di un’intercessione da parte di Maria. Mese dopo mese questi incontri e queste condivisioni permettono lo sviluppo di un cammino di fede e di una vita fraterna.


Il tempo della preghiera
quotidiana individuale


Una sola decina, il “poco” di Pauline, associata a una meditazione di un mistero del rosario. Un “calendario di squadra” ripartisce ogni giorno i misteri tra i membri della Squadra. Questa “catena di preghiera” crea una comunione spirituale tra i membri della Squadra e contribuisce alla preghiera del Rosario nel suo insieme.

Le Squadre del Rosario rispondono alle volontà dei credenti di oggi, perché vi si può trovare la dolcezza di una casa, la presenza della Parola, la comunione spirituale nella meditazione dei misteri della vita di Gesù.


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