Oggi è un giorno particolare per tutti noi, perché festeggiamo la festa del Corpo e del Sangue di Gesù. È il giorno in cui la Chiesa mette in risalto quello che noi celebriamo ogni giorno su questo altare, dove il pane e il vino diventano Corpo e Sangue.
E oggi la Chiesa ha scelto di mettere come lettura il Vangelo cosiddetto della Moltiplicazione dei pani. Ma, se voi avete ascoltato bene il Vangelo, non c’è scritto che Gesù ha moltiplicato il pane e il pesce.
Siamo in un luogo un po’ desertico, non c’è posto per comprare il pane e i discepoli si stanno un po’ preoccupando, perché dicono:
“Come faremo a sfamare tutte queste persone?”.
E Gesù risponde questa frase molto importante per ciascuno di noi: “Voi stessi date loro da mangiare.”.E la scelta che fanno questi genitori per i loro figli (bambini che stanno per ricevere il Battesimo), nella fame che hanno questi genitori per il futuro dei loro figli, c’è dentro tutto questo.
E anche voi che accompagnate i vostri figli in questo cammino cristiano (bambini che ricevono la Prima Comunione), per i vostri figli e per la vostra vita personale avete fame di questo, di una vera libertà.
Sappiamo e vediamo nel mondo cosa significa non averla, ma sappiamo anche che tante volte noi manchiamo di libertà personale, di verità.
Che cosa è vero, nella vita?
E sappiamo quanto è profondo il sentimento di amore che possiamo avere con i nostri figli. Vedevo prima, durante la presentazione, delle lacrime che arrivavano agli occhi. Ma questo è tutto quell’amore che abbiamo voglia di dare ai nostri figli, per la loro crescita.
Abbiamo bisogno di camminare e di capire quale senso vogliamo dare alla nostra vita, perché se la vita non ha senso non abbiamo neanche voglia di viverla.Qual è l’orizzonte della nostra vita? Dove stiamo andando? Cosa stiamo dando ai nostri figli, quale vocazione vogliamo dare?
Tutto questo per noi deve essere chiaro, altrimenti cadiamo nel buio e non sappiamo dove andiamo. E tanta gente è così.
Allora dentro di noi, dicevo, c’è questa fame, che non è solo una fame fisica, ma c’è ben altro, ben più profondo.E ai discepoli Gesù dice: “Date voi stessi da mangiare.”.
Cioè a ciascuno di noi Gesù sta dicendo: “Voi dovete dare una risposta alle persone. Voi dovete accompagnare, voi dovete amare.”.
Perché sappiamo che la fame più grande in ciascuno di noi è di amare e di essere amati.E il messaggio più grande di Gesù è stato questo: amare. Un amore che si dona, non un amore che isola.
Allora per tornare a questo Vangelo, cosa succede? Gesù fa sedere e distribuisce. Non si dice che moltiplica, ma che distribuisce.
Perché sapete la cosa più importante qual è?Che il pane non si può mangiare da soli.Il pane si condivide. Cioè l’amore si condivide, la vita si condivide. Tutte le volte che noi abbiamo fatto l’esperienza di una vita egoista, chiusi in noi stessi, molliamo, ci rattristiamo, non funziona una vita solo per noi stessi. La vita funziona se condivisa, proprio come in una coppia, come in tutta la nostra vita, perché non possiamo vivere da soli. Quello che ci fa soffrire è questo, e invece tante volte abbiamo la tendenza a chiuderci, a mettere i muri, e non ci rendiamo conto che il senso della nostra vita, l’essenzialità della nostra vita, è la condivisione.E quello che Gesù fa è proprio questo.E chiunque ha vissuto questo amore, quando condividiamo, non si ferma. L’amore non è qualcosa di quantitativo. L’amore non è che se lo uso tutto, poi non ce n’è più, è il contrario: più do amore, più l’amore si moltiplica, più è forte nella mia vita.
Io faccio sempre l’esempio dei ragazzi che fanno il centro estivo.
Ragazzi di 15-16-17 anni che fanno da educatori, passano la giornata intera a donarsi per i ragazzi, e invitano i loro amici a venire, perché?Perché hanno toccato con mano cosa significa dare gratuitamente, con gioia.
Una madre, un padre, non è che possono limitare l’amore che danno ai loro figli. L’amore lo danno e hanno voglia di darne sempre di più, perché più dai, più hai voglia di dare.
E questo è il senso della nostra vita, è questo che vogliamo dare a questi bambini nel loro Battesimo, è questo che riceveranno oggi attraverso la Comunione. La Comunione ci unisce, per condividere.
Allora questo Vangelo è proprio un invito, oggi: voi che ricevete il Corpo di Cristo siete chiamati a condividere questa esistenza con Gesù. Siete invitati a condividere perché oggi viene dentro di voi e avrete voglia di donarvi.
E voi, genitori, questa vita che avete scelto per i vostri figli, questa vita in Cristo, anche lì voi sarete chiamati ad accompagnarli e a viverla veramente.
Quell’amore che Cristo ci dona siamo chiamati a condividerlo.
Non ho altro da aggiungere perché questo è il senso della nostra vita. Questo è il senso della felicità: condividere l’amore che abbiamo ricevuto da Dio. Allora nella nostra vita, lo sappiamo, c’è chi è avanti nel cammino, chi è indietro, che procede con stanchezza, chi c’era e non c’è più. Ma nella vita la cosa importante è scoprire che noi siamo amati e che siamo chiamati a condividere questo amore.È questo che ci fa persone, è questo che ci fa fratelli, è questo che cambierà la nostra vita. E noi possiamo farlo, ciascuno lo può fare nella sua vita, piccolo o grande che sia, ciascuno può cambiare il mondo amando. E per amare devono scoprire che sono amati.
Allora in questa festa, festa personale per alcune famiglie, ma anche festa della Chiesa, questa grande famiglia di Dio, noi chiediamo al Signore di accompagnarci e farci toccare con mano quanto è bello essere amati e condividere l’amo. Amen