5 giugno 2022 Solennità di Pentecoste

Vieni Santo Spirito, invadi nell’intimo i cuori dei tuoi fedeli

Oggi celebriamo la Pentecoste: cinquanta giorni  dopo Pasqua. Oggi si conclude il tempo pasquale: abbiamo avuto cinquanta giorni  per festeggiare il grande momento della Resurrezione. Abbiamo cercato in tutte queste settimane di renderci conto di quanto era grave e import te per noi la Resurrezione di Cristo. 

Anche noi siamo chiamati a questo. Anche noi siamo abitati da Cristo risorto.  E Gesù,  prima di salire al  Padre, ha promesso di mandarci lo Spirito Santo. Ed è  quello che celebriamo oggi: la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli riuniti al cenacolo. È descritto, come avete sentito nella prima lettura, questo che è successo. Erano riuniti lì,  e poi, uscendo, parlavano  raccontando la gloria di Dio e ogni lingua di ogni persona che era lì poteva capire. Il contrario, esattamente il contrario di quello che nell’Antico testamento era successo con la torre di Babele: vi ricordate quegli uomini che cercano di costruire una torre per arrivare fino al cielo, pensando che con le loto forze possono arrivare a Dio? Sempre la stessa tentazione dell’uomo, che crede di tenere le redini della propria vita; quegli uomini però falliscono e dopo questo episodio non si capiscono più. Ciascuno ha la sua lingua e non si capiscono più.  Invece qui nel cenacolo le persone presenti parlano con tante lingue diverse e tutti riescono a capire. In quella diversità trovano l’unità. Questa lingua è la lingua  dell’amore,  è la lingua dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo, se ci pensate, è  a volte il grande sconosciuto: dimenticato nelle nostre assemblee, nelle nostra vita spirituale.  Perché dico questo? Perché noi invochiamo sempre il Padre, basta pensare che da piccoli iniziamo con il Padre nostro, la preghiera bella  che il Signore ci ha insegnato; e preghiamo Gesù, ne parliamo tanto e lo preghiamo. E poi? Preghiamo la Madonna; preghiamo Padre Pio, santa Rita e insomma abbiamo un bell’elenco di santi, ma tante volte ci dimentichiamo dello Spirito Santo: terza persona della Trinità! E noi ce ne dimentichiamo!  Ed è tragico, sapete perché? Perché il Signore ce l’ha proprio mandato come strumento per aiutarci! Lo dice: “Io vado, ma vi lascio lo Spirito che scenderà su di voi”.

Questo Spirito noi non è  che lo dobbiamo aspettare tanto, l’abbiamo ricevuto nel Battesimo! Siamo stati battezzati e abbiamo ricevuto lo Spirito Santo.

E che cos’è questo Spirito santo? La scrittura lo dice: è  il Paràclito. Lo dice proprio Gesù: il Paraclito, cioè l’avvocato difensore. Il consigliere. E che cosa significa questo? Vedete, tante volte noi vorremmo che  ci  venga detto cosa dobbiamo fare; invece con Dio le cose non funzionano così! Un consiglio lo puoi ascoltare  o lo puoi rifiutare.  Ecco: lo Spirito Santo è quel consigliere che ti aiuta, che cerca di guidarti, ma tu, nella tua libertà,  puoi anche rifiutare di ascoltarlo. E nella vita sappiamo che tante volte è così,  o non lo cerchiamo, o facciamo finta di non sentirlo, questo  Spirito. 

Ora ci dice Gesù: è  uno Spirito che va contro lo spirito della schiavitù, che ci rende donne e uomini liberi!  E questo è l’altro nostro grande problema: noi preferiamo essere schiavi! Vi ricordate quando nel deserto il popolo cammina per quarant’anni verso la Terrasanta? In quel deserto a un certo punto  non ce làwa fanno più e  cominciano a ricordarsi della loro vita da schiavi, in Egitto, e cominciano a dire: “ Beh, almeno lì mangiavamo!”. ” Sì,  ma eravate schiavi!”. “Sì,  ma almeno avevamo la nostra pagnotta!”.  Ecco  noi tante volte siamo così: sappiamo l’orizzonte, sappiamo che la vera vita la troviamo in lui, e lo sappiamo perché tante volte abbiamo vissuto vicino a Gesù,  abbiamo vissuto cosa significa amarsi, donare; sappiamo quanto questo ci riempie il cuore.  Malgrado questo  tante volte preferiamo essere schiavi.  Schiavi delle nostre  passioni,  dei nostri peccati,  di tutto quello che ci riduce: lo preferiamo perché lì sappiamo gestire la nostra piccola vita, lì  conosciamo i nostri limiti. Invece lasciamoci riempire dallo Spirito,  laschiamoci guidare dallo Spirito Santo che  ci porta a qualcosa che non possiamo più  contenere, limitare. Pensate a Maria: Maria: Maria aveva iniziato un sogno con Giuseppe,  quello di fondare una famiglia. Questo succederà.  Ma lì  dove lei pienava di fare una semplice, classica, piccola famiglia in un piccolo villaggio, si ritrova invece a diventare la madre di Dio, a vivere una vita straordinaria ! Che non vuol dire fuori dal dolore: sappiamo che Maria è donna del dolore. Quindi la vita cristiana  non è una vita in cui stai bene sempre, non è questo.  È  una vita che ti dà senso, che ti porta a qualcosa di più alto; che ti toglie quei limiti che noi umani ci mettiamo, che non riduce la tua vita a quel poco, a quel piccolo.  Perché è  così? Perché l’amore è sconfinato! L’amore non ha limiti! Noi lo sappiamo in particolare verso i nostri figli, e come dovrebbe  essere tra marito e moglie… ma è  meno facile! Per i nostri figli siamo pronti a tutto, l’amore che proviamo per i nostri figli è so, non possiamo limitarlo. Ecco: quello che abita in noi e dovrebbe essere sempre in noi è  questo spirito d’amore sconfinato! Uno spirito che fa sì che noi non siamo schiavi, ma figli! “Figli adottivi”. Ed è questo quello che ci unisce: essere figli di un solo Padre!

È per questo che la Pentecoste e anche il momento della nascita della Chiesa. È per questo che la comunità si raduna, intorno a questo! L’unico Dio che è Padre nostro e che  i fa ciascuno di noi fratelli tra di noi! Ed è  questo che noi dobbiamo riscoprire,  perché è quello che il mondo ha bisogno di vedere in noi!

Lo spirito del mondo è lo spirito divisivo. Diavolo, Satana: è  questo il significato della divisione. E abbiamo visto e lo vediamo ancor oggi quanto il mondo è  diviso, quanto l’Europa è divisa: lo vediamo con la guerra! La divisione è il contrario dello spirito di unità! Ed è questo altare che ci unisce. Ed è  questo che noi dobbiamo riscoprire: questo senso di unità, di comunità,  perché siamo abitati tutti dallo stesso Spirito, che ci rende fratelli tra di noi.

Chiediamo al Signore di darci ancora una volta questa Spirito. Apriamo la mente, la nostra vita a questa  presenza che ci guida.

Vieni Spirito Santo,  riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. Amen

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