Es 40,16-21.34-38 – Sal 83 – Mt 13,47-53
Il Signore continua a raccontarci che cos’è il regno dei cieli.
A che cosa possiamo paragonare la rete dei pesci? Che cos’è la rete, secondo voi?
La rete è la Chiesa che raccoglie tante persone, siamo tutti noi.
Tra queste persone, all’interno, ci sono pesci buoni e pesci cattivi. Lo dicevo all’inizio: la chiesa non è una comunità di puri. Non credo che voi vi sentiate puri. Se noi abbiamo la forza di andare a confessarci è proprio perché abbiamo bisogno di camminare, del perdono, dell’amore di Dio.
Come dicevo all’inizio siamo gente perdonata, che è ben diverso, siamo gente che mette l’orgoglio da parte e chiede tante volte perdono, perché si rende conto di non essere sempre fedele.
Allora tante volte, nel nostro cammino, anche nei gruppi, certe volte giudichiamo gli altri, i nuovi che arrivano, quelli che fanno più fatica a entrare. E sbagliamo, perché facendo così ci sentiamo superiori, perché noi abbiamo fatto un cammino, ma il nostro cammino dovrebbe invece portarci all’umiltà, a riconoscere che abbiamo sempre più bisogno di perdono.
Se leggiamo le vite dei santi, ci accorgeremo che molti santi si confessavano tutti i giorni. Uno può chiedersi: “Ma come? Erano santi!” Questo è perché nel tuo cammino ti rendi conto di quante piccole cose fai. Quando uno non si confessa da tanto tempo, quando si accosta di nuovo alla confessione, confessa le cose grosse, ha poche cose da dire. Ma più uno fa un cammino, più si rende conto di tante piccole cose e la confessione diventa più dettagliata. Continua a leggere