Famiglie ferite

Incontro previsto un giorno al mese:

Terzo incontro: 15 dicembre 2022 dalle 19 alle 20,30

Il dolore e la ferita nell’’individuo e nelle relazioni interpersonali:
analisi e interpretazione psichica tra risorsa, crisi e patologia

Primo incontro: 28 ottobre 2022 dalle 19 alle 20,30
Secondo incontro: 24 novembre 2022 dalle 19 alle 20,30
Date per i prossimi incontri:

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò ” (Mt 11,28)

a seguire:
Ore 21,00 – Conclusione del nostro incontro
Modalità di partecipazione all’AGAPE: pizza bevande dolce vettovagliamento ecc. 6 euro.


CAMMINO DI FEDE CON LE FAMIGLIE FERITE

SEPARATI e/o DIVORZIATI – CONIUGI IN CRISI- CONVIVENTI

Perché un “Cammino di fede con separati e/o divorziati, con i coniugi in crisi e con i conviventi”
Proponiamo questo cammino di fede perché desideriamo aiutare in particolare le persone che vivono le difficoltà del proprio matrimonio e essere cristiani il più possibile, anche nella propria situazione matrimoniale.

  • per separati e divorziati:
    sia che abbiano deciso di rimanere soli, accostandosi ai Sacramenti, sia che si siano riaccompagnati.
  • per i coniugi in crisi:
    che in un particolare momento del proprio matrimonio vivono difficoltà di relazione, di mancanza di dialogo e sbandamenti sociali e spirituali.
  • per i conviventi:
    che desiderano avviare il proprio progetto di vita matrimoniale cristiano.

Pertanto si propone in quanto essi anche se non in piena comunione con la Chiesa, ma essendo battezzati, non sono esclusi da Essa.
Questi sono chiamati a partecipare alla vita della Comunità e invitandoli, come a tutti, ad un cammino evangelico di crescita spirituale.
La Chiesa di fronte a queste situazioni non in piena comunione con Essa si sente di non dare un giudizio severo e distaccato ma di dare concretamente un aiuto morale, sociale e spirituale che testimoni la Sua Misericordia.
Rinchiudere tutta la problematica della comunione si o no è riduttivo e che finisce a fermare tutte le risorse e il processo di crescita spirituale e sociale che i soggetti interessati attraverso la preghiera, la carità, l’approfondimento della propria fede e la partecipazione alla vita comunitaria cercano di portare avanti. (la Comunione Eucaristica può essere, per tutti, falsa per mancanza di comunione interiore del proprio cuore).
Essi riconoscono, pienamente, che la loro non partecipazione al banchetto dell’Eucarestia è escluso in quanto il loro rapporto non è l’ideale evangelico del matrimonio, ma questa loro piena testimonianza di sofferenza ed ad accettare ciò li porta a testimoniare il valore del matrimonio sacramentale. E’ una testimonianza in “contrasto”, non sono nella regola, ma seguono la regola.

Il problema non è per i separati e i divorziati conviventi o risposati temperare come ricevere i sacramenti, ma recuperare, per, tutti i cristiani il bisogno di una vera conversione.
Ciascuno è un caso a se, ha la sua storia, le sue difficoltà, le sue sofferenze, forse anche le sue colpe; ma per queste varietà di situazioni umane e spirituali, è necessario non giudicare ma ascoltare.

Pertanto si propone un cammino di grazia in cui Dio dona a tutti luce e sostegno.

Proponiamo otto incontri nell’arco dell’anno pastorale, come un “per-corso” per poter avere delle idee chiare sulla propria posizione di fronte al Vangelo e nella Chiesa, e per potersi poi inserire in altre attività, siano esse catechetiche, spirituali o caritative della comunità.
Un cammino che richiede tempo e perseveranza e che ci permette di attuare un cambiamento autentico delle proprie condizioni di vita.
Desideriamo che si sentono accolti (questo è il problema fondamentale dei separati di fronte alla Chiesa, perché pensano che, per il fatto che non possono ricevere la Comunione, la Chiesa sia una Madre matrigna che non li accolga)

Desideriamo che si chiariscono le idee (non è la Chiesa, ma è Cristo stesso che ha proposto questa novità, e ci chiama alla coerenza; ricevere o non ricevere la Comunione).
Desideriamo che la Comunità ogni volta che si comunica che ci sono questi incontri, tutta comprende che nella Chiesa nessuno è escluso e che ogni cristiano non deve giudicare le persone che hanno queste situazioni matrimoniali, ma li deve accogliere come persone, senza cadere all’eccesso opposto, dicendo che “non c’è problema”!

Nello Spirito di nostro Signore,
con Carità e Misericordia la Verità,
il vero incontro con le “famiglie ferite”
che vivono la sofferenza della
separazione e/o del divorzio