15 aprile 2019 Domenica delle Palme

Il volto del crocifisso

L’essenza del cristianesimo è la contemplazione del volto del crocifisso scriveva il cardinal Martini. E oggi, dopo aver acclamato Gesù nelle strade del nostro quartiere, lo vediamo condannato dalla folla. La liturgia cattolica di questo giorno è molto particolare: fuori lo acclamiamo, dentro lo condanniamo. E proprio così è
successo e così è il nostro cuore, diviso.

E’ abbastanza incredibile che per il cristiano si debba contemplare il volto di Gesù crocifisso, perché i credenti in generale nel mondo e nel tempo si rivolgo a Dio nella sofferenza; noi cristiani andiamo da Dio nella sua sofferenza. Come Giovanni, il discepolo amato, siamo chiamati a essere sotto la croce.

Bonhoeffer scriveva: Dio non salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza; non protegge dalla morte, me nella morte; non libera dalla croce, ma nella croce.

Perché? Perché Cristo è morto sulla croce?

Non è Dio Padre il mandante di questo omicidio. Non è Dio che ha preteso la morte dell’innocente. Non ha voluto il sangue per placare la giustizia, come gli Aztechi in Messico. Non è Dio il mandante di questo omicidio! E’ l’uomo! E’ quel cuore doppio come l’abbiamo espresso con questa liturgia. La giustizia di Dio non è dare a ciascuno il suo, ma dare a ciascuno se stesso. La sua vita. Gesù come un agnello va alla morte, senza rispondere con la violenza alla violenza. Ama fino alla fine.

Allora noi siamo chiamati a camminare su questa via. Su questa via in cui tanti martiri ancora oggi, un cristiano su sette, segue la via di Gesù. Siamo chiamati su questa via, a dare la vita per l’altro. Solo così si ama realmente: dare se stesso all’ altro. Amen

 

15 aprile 2019 Domenica delle Palme
Omelia di Don Stefano Cascio
Trascrizione di Maddalena Kemeny

Sostieni la tua Parrrocchia

Sostieni la parrocchia che diventa Green
grazie ai nuovi pannelli fotovoltaici