Il progetto di Dio
Ecco, abbiamo accesa la quarta candela, che ci fa capire che siamo veramente vicini al Natale. Le candele hanno scandito questo tempo di Avvento che ci prepara e ci accompagna alla festa del Natale. E oggi, avete visto, durante tutte queste domeniche, abbiamo avuto dei testimoni diversi: abbiamo avuto Giovanni Battista, abbiamo avuto Maria; adesso ci ritroviamo, come attore principale, Giuseppe.
Giuseppe è un uomo come gli altri, un uomo che fa fatica tante volte anche a rendersi conto del progetto di Dio; perché questo progetto è sempre in maniera molto discreta che entra nella nostra vita. E Giuseppe, all’inizio, sapendo di questa notizia che Maria era incinta, decide che deve ripudiarla, che deve mandarla via: non può spossarsi con una donna già incinta! Come è possibile? Pensate che cosa poteva essere, che scandalo!
E allora succede quello che abbiamo sentito, che nel sonno Giuseppe riceve l’annunzio che già Maria aveva ricevuto: che avrebbe avuto il Bambin Gesù, che l’avrebbe aspettato, che “avrebbe salvato il suo popolo”.
Cosa rappresenta tutto questo per noi? Giuseppe è un uomo giusto, un uomo che vuoi fare le cose per bene; ed è per questo che all’inizio voleva mandare via Maria senza dirlo pubblicamente, per non provocare problemi; perché all’epoca, come continua ad accadere in alcuni paesi anche oggi, la donna poteva avere grossi problemi in una situazione del genere: sarebbe stata condannata, messa proprio da parte e forse anche uccisa, lapidata! Come succede, per esempio in Afghanistan o in Iran. E Giuseppe, per evitare tutto questo, dice che la vuole mandar via segretamente. Ed ecco che gli arriva questo sogno, che è un po’ la vita interiore.
Tante volte noi vogliamo rispondere alle cose pensando che siano solo un caso; ma in questa storia, che è quella di Giuseppe, vediamo che è un progetto di Dio che entra nella sua vita, si insinua discretamente dentro. Il sonno è un po’ la vita interiore, che poco a poco ti fa scoprire quale sia il progetto di Dio su di te. La tua vita non è mai perfetta, ha degli alti, dei bassi, ha dei momenti accidentati, ha dei momenti belli; e su questa vita, che non è sempre facile, Dio costruisce il suo progetto. E tu devi aprirti a questo. Anche per questi bambini che oggi battezziamo entra la vita di Dio. Chissà perché, è così che entra. Entra in maniera quasi misteriosa questa vita all’interno della loro piccola vita. E verranno accompagnati: accompagnati dai loro genitori, dai padrini, accompagnati dalla grande famiglia che è la comunità parrocchiale, che è la Chiesa. Accompagnati a poter dire un giorno, loro stessi, come Giuseppe, questo sì. Un sì sicuramentenon previsto, come per ciascuno di noi. A un certo momento arriva la decisione da prendere: un sì alla nostra vocazione, alla nostra chiamata. Giuseppe, nell’accogliere la grande novità della vita di Maria e rispondendo con questo sì a Dio, diventa padre. Anche noi siamo chiamati a essere padri, a essere madri, accompagnando il progetto di Dio sui nostri figli. Un progetto che non conosciamo pienamente perché, come per ogni persona, è un grande mistero, ma sappiamo che è ricco di bene, di amore; ed è questa la cosa più grande che noi riceviamo. È a questo che vogliamo accompagnare, è questo che vogliamo dare ai nostri figli: l’amore che Dio ci ha donato, un amore libero, un amore vero; un bene che vogliamo trasmettere a loro, perché un giorno, con libertà, in verità, possano scegliere nella loro vita questa vita.
Oggi è bello perché abbiamo quattro battesimi e poi abbiamo la benedizione dei bambinelli. Mi piaceva poter vivere insieme tutto questo: una vita nuova, che nascerà nel mistero del Natale, una vita nuova che abbiamo qua, davanti a noi, ai nostri occhi e che dovremo accompagnare. È bello perché il mistero del Natale è l’Incarnazione di Dio nella nostra vita, ma già si mostra anche attraverso questi bambini. In particolare oggi che riceveranno la vita di Dio, che diventeranno figli di Dio. Il Natale già lo stiamo assaporando attraverso questi bambini. Questa presenza di Dio nella nostra vita sembra incredibile, forse nemmeno l’aspettavamo, ma c’è, entra, e si fa viva attraverso questi piccoletti. Tra poco insieme a loro ricorderemo le promesse del nostro Battesimo; e ci verrà voglia, ed è bello, arrivare poi a una settimana al Natale avendo detto di sì anche noi, attraverso questo Credo che sentiremo e che ci accompagnerà in questo momento.