L’altra guancia
Ieri c’eravate tutti al carnevale? Ci siamo divertiti! Abbiamo svegliato questo quartiere! Ma, bambini, perché c’è il carnevale? ”Perché il divertimento ce l’ha dato Dio”. “Perché dopo c’è la Quaresima“. È il papà che te l’ha detto o lo sapevi?
Perché dopo c’è la Quaresima. La Quaresima è un tempo in cui ci prepariamo alla Pasqua: è un tempo particolare in cui si va all’essenziale e si tolgono tutte le cose un po’ inutili, superflue, distraenti.
C’è un giorno preciso per il carnevale, lo sapete: Il martedì grasso. Perché si chiama “grasso”? Perché si mangia!
Dunque, se il martedì grasso è il martedì del carnevale, cosa c’è mercoledì? Le Ceneri. Mercoledì prossimo ci troveremo qui tutti insieme alle 18 per celebrare il mercoledì delle Ceneri: è il momento in cui simbolicamente si entra nella Quaresima. Ecco perché il martedì si fa festa. Noi l’abbiamo fatta sabato per facilitare i genitori; è stato bellissimo! Io ero vestito da operatore ecologico.
Oggi siamo ancora nel tempo ordinario: vedete, sono vestito di verde. Da mercoledì inizierò a essere vestito di viola.
Torniamo a questo importante Vangelo, che è ancora il “Discorso sulla montagna“. È il grande discorso di Gesù, che queste domeniche stiamo ascoltando, una parola molto forte. Oggi fortissima! Vi ricordate quello che viene detto alla fine? “Siate perfetti come il Padre vostro è perfetto”. Come facciamo, noi poveri uomini, a essere perfetti come il nostro Dio?
E prima, avete sentito, dice cose impressionanti : “Se qualcuno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra “. E poi dice un’altra cosa: “Pregare per quelli che vi perseguitano”. E subito prima dice: “Amate i vostri nemici”. Chi sono i nemici? Nemico è una persona che ci odia, che non ci vuole bene. E noi dobbiamo amare qualcuno che non ci ama!
“Perché così anche chi ci odia finirà con amarci”: avete sentito cosa ha detto questa bambina? Questa bambina ci anticipa
già il punto finale!
Allora, abbiamo visto che Gesù dice una cosa forte, fortissima! Amare i nemici, porgere la guancia, pregare per chi ci perseguita. È molto difficile tutto questo! Ci dice di “essere perfetti come Dio è perfetto”. Sembra qualcosa di così lontano dalla nostra vita, perché noi, se per esempio uno ci prende in giro a scuola, non è che andiamo ad abbracciarlo per questo: noi non siamo contenti, lo mettiamo da parte, cominciamo a resistere; e allora tutto questo che oggi abbiamo ascoltato nel Vangelo ci sembra impossibile! Impossibile! È davvero qualcosa di stra-ordinario! Però, diciamolo, nella nostra vita abbiamo bisogno dello straordinario. Se no, tutto è banale. L’amore è qualcosa di forte. Non può essere ordinario, l’amore. L’amore è sempre straordinario. Nella nostra vita abbiamo bisogno di alzare un po’ lo sguardo, di andare oltre, di avere un obiettivò più alto! Se no, rimaniamo sempre lì, con una mentalità molto orizzontale, in una piccola vita banale. Noi abbiamo bisogno di elevare la nostra vita, di elevare la nostra anima, abbiamo bisogno di questo! Non solo: se ci pensiamo bene, forse questa immagine molto forte che Gesù ci dà, noi nel nostro piccolo la viviamo un po’ tra di noi, perché nelle nostre relazioni affettive, per esempio con il papà, la mamma, nelle relazioni familiari e con tutti quelli che amiamo, ci sono degli alti e dei bassi. Ci sono momenti in cui l’altro ci delude, perché non siamo delle persone perfette, rechiamo delusione all’altro o siamo delusi dagli altri . È così. Anche con la persona che ho vicino a me, che condivide la mia vita, non sempre tutto va bene, ci sono momenti di crisi. Ma quei momenti lì sono importanti, se io riesco a superarli con l’amore! Se io in quel momento di difficoltà, di delusione, riesco ad amare ancora di più quella persona, le cose cambiano. Quindi ci rendiamo conto che quella cosa immensa ché Gesù ci dice, noi nel nostro piccolo, tante volte la viviamo. Tante volte! E sapete perché noi la viviamo? E come deve viverla il cristiano?
Il cristiano si rende conto che prima di tutto è lui stesso che spesso delude qualcun altro! Siamo i primi ad aver ricevuto la misericordia di Dio. È questo che noi dobbiamo ricordare: che quell’amore di cui si parla, è questo, è a immagine di Dio! È Dio stesso che porge l’altra guancia, Dio stesso perdona le tante volte in cui noi per primi abbiamo aggredito l’altro! E ricordiamoci Gesù: chi è che fa morire Gesù sulla croce? Non è Dio, è l’uomo! È l’uomo, siamo noi! Quindi tante volte siamo proprio noi, con il nostra modo di fare, di essere, che abbiamo ricevuto il perdono. E se ci rendiamo conto dell’amore che abbiamo ricevuto, diventa più facile essere buoni con gli altri, amare gli altri. Perché lo sappiamo che siamo i primi noi a essere deludenti. Noi, che per primi abbiamo ricevuto questo amore, come facciamo a giudicare l’altro, se anche noi siamo così deboli? Ed è questa la vita cristiana: è scoprire che siamo amati cosi tanto, ma così tanto, che non possiamo non amare gli altri! Aveva ragione questa bambina, quando ha detto che, se io rispondo al male con l’amore, l’altro cambia! Ed è così! L’amore cambia l’altro, l’amore cambia questa vita, questa società! Ed è per questo che noi cristiani dobbiamo saper fare e vivere. Non è facile.
Però san Paolo, nella seconda lettura, che è magnifica, ci dice: “Perché tutto è vostro: Paoli, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro; tutto è vostro!”. Infatti noi abbiamo questa tendenza, che vogliamo avere tutto, essere al centro di tutto. Ma san Paolo ci ricorda: “ Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”. Alla fin fina noi apparteniamo a Dio. E quell’amore che lui ci dona, noi lo vogliamo vivere! Ci vogliamo scommettere su questo amore, ed è questo che noi dobbiamo riscoprire tutti insieme! Ed è per questo che veniamo ogni domenica qui, ed è per questo che preghiamo, che ascoltiamo la Parola: perché sappiamo di essere amati e vogliamo amare. E, malgrado le nostre debolezze, e tutte le volte che dobbiamo andare in confessionale perché abbiamo sbagliato, noi vogliamo ricominciare: ritroviamo questo perdono, ritroviamo questo amore e ripartiamo!
Ecco, è bello che concludiamo con questa domenica ordinaria, prima di iniziare la Quaresima, avendo questo punto fisso: io sono amato! E tutto quello che farò, anche il sacrificio, adesso lo faccio per amore! Perché voglio amare di più, voglio togliere tutto quello che è in più, che metto in mezzo per riempire un vuoto. Quel vuoto lo devo riempire solo di una cosa: dell’amore di Dio; che poi posso vivere con gli altri. Amen