10 marzo 2024   IV Domenica di Quaresima

Tu sei l’amato

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In queste domeniche di Quaresima noi abbiamo viaggiato insieme: ci siamo trovati prima nel deserto, il luogo delle tentazioni di Gesù, vi ricordate?, con Satana. Poi ci siamo ritrovati sul monte, nella domenica della Trasfigurazione. Poi, domenica scorsa, eravamo nel tempio, quando Gesù era così arrabbiato  e ha buttato giù i tavoli dei mercanti del tempio.

Oggi è  in un luogo particolare dove siamo: ed è la croce di Gesù, come vedremo.  Nicodemo, che era un fariseo, dottore della legge, membro del Sinedrio, va a trovare Gesù perché vuol capire di persona chi era Gesù; ci va di notte, di nascosto, perché  non vuole essere visto. Gesù gli dice così: “Come Mosè ha innalzato il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. E noi sappiamo,   perché  ci stiamo preparando alla settimana santa, al momento della Passione do Gesù, che  Gesù si ritroverà  lì, sulla croce. E voi sapete  benissimo che è  la croce il segno dei cristiani, è  il crocefisso, perché il crocefisso ci ricorda una cosa fondamentale  per la nostra vita, ci ricorda la buona notizia: che Dio si è fatto uomo, cosa che abbiamo festeggiato a Natale, che è vissuto con gli uomini; che ci ha fatto vedere cosa significa essere uomo. E che poi ci è  stato fino in fondo: ha voluto insegnarci cosa significa amare e che amare vuol dire  donare la vita. Ed è per questo che per noi il segno dei cristiani è il crocefisso. Perché questa è la nostra chiamata: dare la vita. Dare la vita!

Ma per dare la vita, l’abbiamo ricordato anche con questi bambini ieri, io devo prendere coscienza di essere amato.

Vi ricordate quella frase: “Tu sei l’amato”? L’abbiamo sentita il giorno del Battesimo di Gesù.  Questa frase è  per ciascuno di noi. Noi ci avviciniamo a questo momento della Passione, ci stiamo preparando alla festa della Pasqua; ma per prepararci dobbiamo prendere coscienza, perché questo è il nostro cammino di conversione, che noi siamo amati! Tu sei amato. Amato di un grande, infinito amore! Solo così io mi converto. Solo così cambia il mio cuore. 

Che senso ha la confessione, se pensiamo che sia solo una lavatrice? Non è quello. La confessione è tornare a quell’amore, perché so di essere amato e  ho bisogno di questo amore. È il desiderio che mi spinge nella vita cristiana, perché io ho  gustato quell’amore e lo devo vivere; con Dio è con i fratelli. È il desiderio, il gusto che ci spinge! Non è la regola, non è l’obbligo. Non abbiamo confessato quei bambini perché devono essere confessati, ma perché nel loro cammino hanno riscoperto che Dio è il buon pastore, che non lascia da parte una pecorella, ma che la va a cercare.

Ed è  questo cercarmi che mi commuove! È questo Dio che si fa piccolo e mi cerca, che dovrebbe commuovere ciascuno di noi e  il nostro cuore. Pensare di essere ricercati, amati tanto da lui, che viene fino a me! Il Dio onnipotente che viene fino a me, povero peccatore! Che mi viene a prendere! Che mi dà la possibilità di cambiare, di migliorare, di fare della mia vita un capolavoro! Questo è quello che muove la nostra fede e il nostro desiderio! Questo è quello che ci dà voglia di camminare! Non è  la tradizione, non è l’obbligo, non è  la dottrina, ma è la relazione con Dio. È la relazione tra Padre e Figlio, è questo che muove.

E il cammino di Quaresima, come ogni cammino di conversione,  è ritrovare questa relazione. E sentirla propria, non come un racconto; dev’essere qualcosa che io vivo.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito  perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.

Ecco perché oggi è una bella domenica: non perché si bacia quella croce, ma per quello che rappresenta! Per quello che è,  per questo amore donato, che ci deve veramente toccare nel profondo di noi stessi! Perché la nostra vocazione è meravigliosa.  È meraviglioso essere amato e amare. Non c’è cosa più bella! Quando a un funerale, chiediamo ai parenti di dirci qualcosa della persona defunta, cosa si ricordano? Non tanto di quello che ha fatto, di quanti soldi ha, no; ma che è stato un buon padre, una buona madre: è l’amore  che rimane, è  la prima cosa che ricordiamo di una persona.  Perché l’amore è al centro della vita umana.

Il problema, dice il Vangelo di oggi, è  questo: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce”. È questo il dramma dentro il nostro cuore.  Tante volte è  come se noi avessimo paura dell’amore. E allora scappiamo. E  allora lo mettiamo da parte. E allora macchiamo la nostra veste bianca del Battesimo. Ne vediamo i risultati nel mondo, li constatiamo ogni giorno al telegiornale, risulta  evidente quante tenebre ci sono. Ma non serve a niente additare le ombre all’esterno, perché queste ombre, queste tenebre le abbiamo anche nel nostro cuore.  È lì che dobbiamo tornare alla fonte dell’amore.  È per questo che questi bambini sono andati lì,  all’amore misericordioso del Padre. È  per questo che alcune famiglie oggi scelgono di consacrarsi al cuore di Gesù: perché la fonte dell’amore è lì. Perché finché noi non metteremo come fondamento della nostra vita quell’amore lì,  continuerà la tenebra a dominare non solo nel mondo,  ma nelle nostre famiglie  e nel nostro cuore. Ma è  di quell’amore di cui tutti noi abbiamo bisogno, è  quell’amore che cerchiamo quando vogliamo la felicità, la serenità.    Quell’amore lì  è l’unico  che ci può donare quello che nel profondo noi cerchiamo.

E questo amore noi lo viviamo con gli altri . La cosa bella della vita è che veramente la nostra vita  è una croce: verticale, il nostro amore con Dio, orizzontale, l’amore coi nostri fratelli.

E anche questa comunità dobbiamo amare, non solo singolarmente. Questo spiega il nostro lavoro sul nostro quartiere,  perché come comunità vogliamo essere presenti. Ecco anche perché la nostra solidarietà con i nostri fratelli del Pakistan, l’aiuto a quella Chiesa sorella in un Passe così lontano e allo stesso tempo così vicino:  perché quello che ci unisce è la croce! Amen

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